Lettura consigliata: “Inbound Marketing”.
Tra le letture professionali di questo periodo ci ha colpito il saggio di Brian Halligan e Dharmesh Shah “Inbound Marketing – Get found using Google, Social Media and Blogs” (al link trovate anche un video introduttivo, girato alla conferenza annuale americana SXSW).
Ma prima di tutto, cos’è l’inbound marketing?
Come dice Wikipedia, è un modo di fare marketing che permette di attrarre verso la propria attività clienti potenziali, attraverso l’interesse suscitato online. Rispetto all’approccio tradizionale (outbound) agisce in modo diametralmente opposto, dove una volta si pianificavano grosse campagne promozionali massificate, ora si cura una presenza online attenta e quasi one-to-one, dove prima si tendeva a sparare tutte le cartucce in una singola grossa azione, ora si ricerca il contenuto giusto giorno per giorno, per costruirsi credibilità e reputazione, e così via.
Il libro, come tutti i testi americani, propone una lista di temi chiari trattati in modo esaustivo ma… senza una parola di troppo (e di questo non saremo mai troppo grati allo stile divulgativo degli autori anglosassoni), ed evidenzia – nel passare in rassegna tutto lo scibile della materia in 200 pagine – un approccio decisamente pragmatico.
Apprezzabile, a nostro parere, il fatto che inquadri il fenomeno dei social media in un quadro complessivo che non dimentica il SEO né la conversione dei visitatori in leads, né – cosa fondamentale – la conversione dei leads in clienti.
In più, il testo ci regala qualche momento sorridente, grazie alle vignette in tema (ottima quella sui “follower” di Twitter che si materializzano minacciosi alle spalle dell’interessato…).
Intressante anche l’appendice “Tips from the Trenches for Sturtups” che propone – in 26 punti – la lista da curare per ogni start-up che ambisca a qualche successo.
Sì perché, come dice Dharmesh Shah:
“…..inbound Marketing is grrrrrreat for start-ups!”
Buona lettura, quindi, e buona fortuna con l’inbound marketing!