Information Society Report 2016 – ICT Development Index
A fine anno è stato pubblicato il report delle Nazioni Unite “Measuring the Information Society Report 2016” , scaricabile gratuitamente, in cui si fa il punto sulla diffusione dell’accesso a internet nel mondo.
Il ponderoso report (oltre 270 pagine) riporta un quadro aggiornato della diffusione delle nuove tecnologie nel mondo sia in modo aggregato sia nel dettaglio per ciascuna delle 175 nazioni considerate.
L’IDI – ICT Development Index
Il report utilizza come riferimento l’IDI (ICT Development Index) che cerca di classificare ogni paese in base a:
- ICT Readiness: presenza e viluppo delle infrastrutture tecnologiche e della possibilità di accedervi;
- ICT Use: gradi di impiego delle nuove tecnologie;
- ICT Capability: competenza e preparazione degli abitanti per quanto riguarda l’ICT.
Nella tabella seguente il dettaglio dei componenti e dei pesi dell IDI.
Ed ecco i primi 30 paesi classificati:
e gli ultimi 30:
L’Italia è piazzata al 37° posto perdendo una posizione dal 2015 subito dopo la Grecia che ha saputo scalare 5 posizioni nell’ultimo anno.
Scomponendo l’indice nei tre fattori (Infrastrutture,Utilizzo, Competenze) l’Italia si attesta rispettivamente al 38°, 38° e 41° posto indicando che uno dei punti su sui soffriamo di più è la carenza di competenze. La situazione è particolarmente preoccupante perché è proprio l’istruzione il settore che richiede tempi di intervento più lunghi e per il fatto che siamo circondati, in Europa, da stati posizionati nelle prime posizioni.
Un aiuto alle nazioni in via di sviluppo
Quella che segue è la mappa delle nazioni che possono accedere a Facebook Free Basic il servizio gratuito di Facebook che rende Internet accessibile a un miliardo di utenti tra Asia, Africa e America Latina. Facebook Free Basic fornisce servizi di base gratuiti come notizie, salute materna, viaggi, lavori disponibili in zona, sport, comunicazione e informazioni sulle amministrazioni locali.
Tra gli altri dati disponibili:
- il costo di accesso alla rete da mobile e da fisso che vede penalizzati i paesi più poveri,
- Numero di contratti mobile per abitante,
- Numero di telefoni cellulare per abitante suddivisi anche per livello di istruzione e genere,
- Percentuali di utenti che accedono a internet da mobile per paese (2010-2015),
- Tempo speso su mobile Vs desktop per categoria negli Stati Uniti.
- Crescita del traffico Internet mensile complessivo e suddiviso tra Fisso e Mobile
- Articoli di Wikipedia suddivisi per lingua con andamento storico della variazione dei rapporti. È interessante notare come l’inglese sia passato dall’essere la lingua del 60% degli articoli nel 2003 al 15% circa del 2016 lasciando spazio alle lingue meno diffuse. Complessivamente gli articoli in lingue differenti da inglese, cinese, spagnolo, francese, arabo, portoghese, russo, giapponese, tedesco, e svedese sono arrivate a pesare oltre il 50% tra gli articoli presenti.
- Serie storica con la percentuale degli utenti che utilizzano Internet.
Accesso a Internet, istruzione e parità di genere: ancora tanta strada da fare
Attività più diffuse online
L’email resta l’attività più diffusa. I social incalzano e seguiti dalle attività legate all’e-commerce (diretto o indiretto).
… e ovviamente tantissimi dati ancora. Quindi che aspettate a scaricarlo?