Investimenti pubblicitari: leggera ripresa, possiamo essere ottimisti?
Nielsen, come di consueto, ha rilasciato i dati di gennaio – novembre 2016 sugli investimenti pubblicitari.
Pur non ritenendo che l’andamento degli investimenti in pubblicità siano il principale indicatore economico, un qualche peso lo hanno.
Il +1,7% sui primi 11 mesi dell’anno è sicuramente positivo ma andando nel dettaglio vediamo che in realtà la stampa (Quotidiani e Periodici) è in sofferenza e anche Internet fa segnare un preoccupante -2,5% invece di essere in espansione come ci si aspetterebbe da un settore che dovrebbe trainare la ripresa.
Se poi andiamo a vedere le percentuali di contribuzione risulta evidente che Internet ha ancora un ruolo del tutto marginale rispetto alla TV.
In Italia la TV raccoglie ancora il 60% degli investimenti contro il 7% di Internet che non riesce a ricavarsi ancora una posizione di rilievo. Questa ripartizione è caratteristica del nostro paese da sempre telecentrico.
Ripartizione investimenti pubblicitari in Europa e nel mondo: 2010-2016
In UK, paese all’avanguardia per l’e-commerce, già dal 2009 la ripartizione degli investimenti pubblicitari è all’incirca pari tra TV e Internet.
eMarketer.com ha reso disponibili anche i dati sugli investimenti totali in advertising nel mondo:
e la spesa per la pubblicità online:
I dati di eMarketer.com non sono confrontabili con quelli di Nielsen perché includono canali in parte differenti ma nel ma loro complesso possono essere utili per confrontare gli andamenti negli anni e tra i vari paesi essendo omogenei tra loro.
Investimenti pubblicitari in Italia 2011-2015
Per chi fosse interessato riportiamo infine la serie storica 2011 – 2015 della ripartizione degli investimenti pubblicitari per canali secondo Nielsen con il calcolo della differenza anno per anno e il peso di ciascun canale rispetto al totale.
Investimenti pubblicitari: leggera ripresa, possiamo essere ottimisti?
Se da una parte il 2% di crescita complessiva sui primi 10 mesi dell’anno è positiva dall’altra la stagnazione degli investimenti su Internet e il confronto con gli altri paesi europei desta qualche preoccupazione. Nonostante si continui a parlare di new economy nel nostro paese le cose vanno a rilento. Troppo.
Qualcuno interpreta questi dati diversamente?