GA4, la nuova versione di Google Universal Analytics, è senza dubbio uno strumento molto potente ma non è sempre facile leggere in modo corretto i dati e renderli efficaci per le proprie analisi di marketing.
L’interfaccia di GA4 permette di vedere solo una parte dei dati raccolti e spesso è necessario creare report specifici con Looker Studio, o con altri strumenti, ma, la prima cosa da fare, è porsi le domande corrette.
Può essere un buon inizio partire dalle seguenti:
Chi sono i nostri potenziali clienti (target)?
Quali eventi dovremmo impostare sul sito?
Quali micro conversioni dovremmo registrare?
Quali report sarebbero utili?
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Categoria: Web analytics
Prima di iniziare con i dettagli tecnici, ricordiamo che gli eventi in Google Analytics 3 (GA3) e Google Analytics 4 (GA4) sono gestiti e strutturati in modo totalmente differente.
In GA3, gli eventi sono definiti da tre parametri principali: Categoria evento (Event Category), Azione evento (Event Action) e Etichetta evento (Event Label) che vengono utilizzati per classificare e monitorare le azioni degli utenti sul sito web o nell'App.
In GA4 invece sono classificati come eventi personalizzati automatizzati (Automatically Collected Custom Events), eventi di misurazione avanzata (Enhanced Measurement Events), eventi consigliati (Recommended Events) e eventi personalizzati (Custom Events). Questa struttura offre una maggiore ... Leggi ...
Le metriche di Google Analytics 3 e GA4 sono confrontabili?
Google Analytics 4 (GA4) è l'ultima versione della popolare piattaforma di web analytics di Google. È stato introdotto in sostituzione di Universal Analytics (UA o GA3 o GUA che dir si voglia), che ci ha assistito per oltre 10 anni (dal 2012) e verrà dismesso a partire dal luglio 2023.
Ci sono molte differenze tra GA4 e UA, tra cui l'uso dell'auto-aggiornamento dei dati, una maggiore attenzione alla privacy e una visualizzazione dei rapporti più intuitiva. Oltre ovviamente al fatto che, più siamo stati abituati a usare GA3, più fatica faremo inizialmente ... Leggi ...
Universal Analytics (UA o GA3) ha ancora solo qualche mese prima di cessare di raccogliere dati, lasciando spazio a Google Analytics 4 (GA4).
Nonostante GA4 sia l'opzione predefinita per le nuove proprietà di Google Analytics dal 14 ottobre 2020, molti marketer e sviluppatori web non hanno ancora effettuato la transizione da UA a GA4 e spesso si sono limitati a una conversione automatica che porta spesso a implementazioni imprecise o addirittura inutili.
Una possibile ragione è che Google Analytics 4 funziona in modo differente dal suo predecessore e, pur offrendo nuove funzionalità, ha subito critiche per bug presunti e per la mancanza ... Leggi ...
Come configurare Google Analytics 4: la guida definitiva per dati precisi e analisi efficaciSticky Post
In questa pagina puoi imparare come configurare Google Analytics 4.
GA4 offre una vasta gamma di funzionalità avanzate rispetto alla precedente versione di Google Analytics, ma anche una maggiore complessità nella configurazione iniziale. In questo post, esploreremo i passi fondamentali per configurare correttamente GA4 e sfruttare al massimo le sue potenzialità.
Abilitare il tracciamento avanzato (Enhanced Measurement Tracking) in GA4
Attivare Google Signals per la proprietà GA4
Esclusione del traffico interno
Collegare la proprietà GA4 a Google Ads
Tracciamento Ricerca interna
Tracciamento dello Scroll
Connessione Google Search Consolle
Importare le conversioni GA4 in Google ADS
Setup cross domain tracking
Connessione di ... Leggi ...
Dal luglio 2023, GA3 non raccoglierà più dati e, dopo qualche mese, non saranno più disponibili nemmeno per la consultazione.
Occorre quindi agire al più presto
Occupandomi da anni di web analytics so che la mia visione è viziata dal fatto che chi si rivolge a me lo fa perché ha un problema. Detto questo oltre l’80% degli account di Google Analytics che mi capita di vedere sono affetti da pesanti errori di configurazione o da settaggi incompleti che rendendo le statistiche del tutto inutilizzabili. Il problema vero è che i dati raccolti sono poi utilizzati per prendere decisioni sulle proprie strategie di web marketing con conseguenze spesso disastrose.
Da premesse errate, conclusioni sbagliate…
Ecco un elenco degli errori più comuni di cui ho già parlato in varie ... Leggi ...
Le "armi" a disposizioni del digital marketer per promuovere un sito, un evento, un prodotto o altro sono molteplici: dalle email ai banner, dai link su altri siti ai post sui social, dalle campagne AdWords a quelle display.
Un volta definiti gli obiettivi, non ci resta che verificare quali sono le sorgenti che meglio riescono a convogliare sul nostro sito traffico che acquisti o soddisfi gli obiettivi.
Sarebbe dunque molto comodo poter distinguere, oltre il traffico diretto, da referral o da motori di ricerca, anche gli utenti che derivano da:
azioni di email marketing;
altri siti “gemellati”;
banner;
social networking;
campagne AdWords;
documenti distribuiti ... Leggi ...
... non sono correttamente configurate e non si utilizzano per migliorare il proprio business online.
Oggigiorno la quasi totalità dei siti internet ha installato Google Analytics o un altro sistema di web Analytics ma, quasi altrettanto di frequente, vi sono importanti errori di configurazione che rendono i dati inservibili o portano a prendere decisioni sbagliate in quanto si basano su dati non corretti.
Operando correttamente le Analytics forniscono informazioni preziose per migliorare il nostro posizionamento online e per conoscere meglio il navigatore che arriva sul nostro sito. Infatti:
Quando arriva > Sappiamo da dove viene
Quando fa una visita > Sappiamo cosa vede
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Perché impostare gli obiettivi del nostro sito?
Un sito Internet ha dei costi, più o meno facilmente quantificabili. Nel caso dell'eCommerce, è facile anche valutarne il guadagno in termini di vendite. Meno facile è determinarne l’efficacia a livello di visibilità, immagine, prospect e nuove opportunità.
È importante dunque tenerne conto in maniera sistematica e riuscire a tradurre anche queste dimensioni in termini quantitativi, per valutare se il nostro investimento sul Web è redditizio o meno.
Google Analytics, per esempio, permette non solo di tracciare le vendite, ma di impostare anche una serie di obiettivi a cui attribuire un valore concreto espresso nella valuta ... Leggi ...
Quando si trattano le web analytics si ha solitamente a che fare con corpose serie di dati. Solitamente i vari report evidenziano i dati puntuali o le medie in un dato periodo di riferimento. Purtroppo ai fini dell'analisi individuare gli insight all'interno di grandi quantità di dati è pressoché impossibile e le medie sono una astrazione matematica che non rappresenta di fatto la realtà.
La cosa più interessante è vedere quali valori si discostano maggiormente dalla media nel tempo e cercare quindi di capire come replicare o evitare tale fenomeno in funzione che sia positivo o negativo ai fini del nostro business.
Da molto ... Leggi ...
Vi piacerebbe poter seguire passo passo il percorso di un singolo utente sul vostro sito?
Quando dico passo passo intendo qualche cosa del tipo:
Il report Esplorazione Utente riporta nel dettaglio il percorso di un utente mostrando, non solo le pagine viste e il tempo speso su ognuna di esse, ma anche gli eventuali obiettivi raggiunti, i prodotti messi nel carrello, gli eventi generati e gli acquisti fatti.
Detto questo, verrebbe voglia di approfondire l'analisi e vedere gli altri report di Analytics riferendosi solo al gruppo di utenti che hanno fatto percorsi simili. Verrebbe voglia di andare a scoprire, nel caso qualcuno abbia fatto un ... Leggi ...